Abstract
Nel romanzo Wilde Wiesen. Autogeographie (2007), Ulf Ziegler articola un percorso autobiografico su base spaziale, delineando una topografia del soggetto focalizzata sull’infanzia e sulla giovinezza. All’autobiografia si sostituisce l’«autogeografia», nella quale l’io tenta di fissare la sua identità ancorandosi allo spazio a scapito del tempo e della cronologia. I luoghi della memoria sono molteplici, così come multiforme è il soggetto in formazione; il carattere periferico degli spazi riflette un io privo di un centro e, sul piano narrativo, corrisponde ai fatti di vita quotidiana rievocati nel romanzo. Il muro contro cui si schianta l’auto del protagonista al termine di Wilde Wiesen sancisce in via definitiva, proprio ricorrendo all’oggettivazione spaziale, l’incapacità del soggetto a orientarsi fra le stazioni di un itinerario esistenziale problematico e irrisolto.
Lingua originale | Italian |
---|---|
pagine (da-a) | 189-207 |
Numero di pagine | 19 |
Rivista | STUDI GERMANICI |
Volume | 3-4 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1 gen 2013 |
Keywords
- biografia
- geografia
- memoria
- spazio