«“Stille empfing den Geheiligten…”: das dichterische Werk als Instrument des Staates? Űber den Gegensatz zwischen Augustus und Vergil im Roman Hermann Brochs “Der Tod des Vergil”,

SCHIAVONI Giulio Cesare

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Abstract

Questo intervento riguarda la celebre disputa fra il poeta Virgilio e l'Imperatore Augusto, presente nella terza sezione del romanzo "La morte di Virgilio" (1945), a proposito del significato e dell'autonomia della produzione poetica rispetto al potere politico. Il testo brochiano viene riletto sullo sfondo non solo delle problematiche dell'età augustea, ma anche dei vissuti esistenziali dell'ebreo viennese nell'epoca dello strapotere del nazionalsocialismo. Precisa inoltre le varie fonti cui lo stesso Broch ha attinto, in particolare i lavori di Carl Gustav Jung e Karoli Kerényi, per l'elaborazione di alcune figure archetipiche come la 'fanciulla divina' Plozia o il fanciullo Lisania, o di Hegel e Kierkegaard per la riflessione sui compiti e sui limiti dell'arte. E' corredato infine da materiale fotografico relativo all'iconografia caratteristica delle rappresentazioni della figura di Augusto e alla celebrazione della 'romanità' e della figura dell'Imperatore in occasione della "Mostra augustea della Romanità" allestita a Roma negli anni 1937-1938.
Lingua originaleTedesco
Titolo della pubblicazione ospiteHermann Brochs Vergil-Roman: Literarischer Intertext und kulturelle Konstellation
EditoreStauffenburg - Colloquium
Pagine189-211
Numero di pagine23
ISBN (stampa)978-3-95809-325-6
Stato di pubblicazionePubblicato - 1 gen 2016
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