Sergio Citti: la poesia scellerata del cinema

MATTEO POLLONE, Caterina Taricano

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Abstract

Poeta autodidatta del cinema, regista selvaggio e affabulatore, guida antropologica di Pasolini nelle periferie romane, Sergio Citti è un autore senza eguali, anche al di fuori del panorama italiano. Da Vittorio Gassman a Fiorello, da Harvey Keitel a Jodie Foster, da Carlo Verdone a Roberto Benigni, i suoi film sono popolati da una strepitosa galleria di attori e personaggi, volti e voci di un grande romanziere dotato di uno sguardo allo stesso tempo primordiale e rivelatore. Questo libro contiene una filmografia completa (commentata dagli studiosi più autorevoli dell’opera di Citti), una biografia dettagliata, una bibliografia aggiornata e un montaggio di interviste. Il volume offre anche una compilation inedita di testimonianze di tutti i talenti che hanno incrociato la sua avventura artistica, e una serie di ritratti che restituiscono il percorso espressivo del regista ma anche dell’uomo. Come dice Carlo Verdone, «Citti nel cinema è stato qualcosa di unico, a me piace definirlo un artigiano proletario del cinema. Era dotato di una sensibilità molto particolare ed era anche una persona molto buona e generosa. Faceva ridere perché era proprio “Sergio Citti de Fiumicino”, con i capelli un po’ lunghi e quella bellissima moglie svedese che parlava l’italiano meglio di lui».
Titolo tradotto del contributo[Machine translation] Sergio Citti: the wicked poem of cinema
Lingua originaleItalian
EditoreFondazione Centro Sperimentale di Cinematografia; Edizioni Sabinae
Numero di pagine160
ISBN (stampa)9791280023636
Stato di pubblicazionePubblicato - 2023

Keywords

  • Sergio Citti
  • Cinema italiano
  • Pier Paolo Pasolini
  • Cinema d'autore
  • Cinema di poesia

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