Abstract
Il controllo e lo sfruttamento delle risorse ambientali (agro-silvo-pastorali) nel passato è stato a lungo legato a forme di appropriazione di natura collettiva, sia nelle pratiche che nella rivendicazione dei diritti di uso e di possesso. Tali forme sono state poi quasi del tutto cancellate dalle riforme otto e novecentesche, che hanno interessato il diritto di proprietà, il potere politico locale e la gestione economica, tecnica e "ambientale" delle risorse stesse. Il tema dei commons è stato oggetto a partire dagli anni Novanta del Novecento di un dibattito storiografico intenso, che ha visto prevalere una lettura neo-istituzionalista, ma che ha aperto strategie di analisi alternative, spesso legate ad un approccio locale ed analitico. Si farà riferimento brevemente a questo dibattito, e si illustreranno due casi studio in cui la categoria del "collettivo" caratterizza i processi storici di ridefinizione del rapporto tra comunità locali e risorse fino ai nostri giorni, in bilico tra discontinuità e resilienza, per mostrare come essa costituisce la base stessa dell’esistenza di molti dei nostri paesaggi rurali storici.
| Lingua originale | Italian |
|---|---|
| pagine (da-a) | 23-44 |
| Numero di pagine | 22 |
| Rivista | ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE. OLTRE IL PONTE |
| Volume | 2015 |
| Numero di pubblicazione | 3 |
| DOI | |
| Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1 gen 2015 |
Keywords
- Collective actions
- Environmental History
- History of the Commons
- Microhistory
- Rural landscapes