Abstract
La (tanto attesa) pronuncia della Consulta ha dichiarato infondate le q.l.c. sollevate dal Tribunale di
Milano sull’art. 15, comma 3, D.Lgs. n. 39/2010 laddove individua come dies a quo del termine di
prescrizione dell’azione di responsabilità contro il revisore (persona fisica o giuridica) la data di
deposito dell’ultima relazione sul bilancio. Nella nota, dopo aver ricordato i dubbi espressi dall’ordinanza
di rimessione e ripercorso i passaggi salienti della motivazione, si cercherà di offrire qualche
ulteriore spunto di riflessione anche alla luce delle riforme in itinere: il disegno di legge recante la
riformulazione dell’art. 2407 c.c. (approvato il 29 maggio 2024 dalla Commissione Giustizia della
Camera) e la bozza di decreto correttivo-ter del D.Lgs. n. 14/2019 (approvato dal Consiglio dei Ministri,
in prima lettura, il 10 giugno 2024).
Titolo tradotto del contributo | [Machine translation] Responsibility of the auditor: the subjective escalators of dies ad Quem |
---|---|
Lingua originale | Italian |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2024 |