Abstract
La vita nel monastero era controllata strettamente dal padre-abate: in questa particolare forma di vita politica in cui tutto era normato, il silenzio dominava le relazioni interpersonali mentre la parola era riservata a luoghi, occasioni, momenti specifici. Guardiani della parola orale, gli abati lo sono anche della parola scritta e costituiscono lo snodo attraverso il quale passa gran parte del flusso epistolare. All'interno di questo flusso esistono tuttavia pratiche di potere che passano sotto traccia e che a volte confliggono con l'apparenza del testo. Si analizzano due casi: le lettere di monache e badesse a san Bonifacio (prima metà del secolo VIII) e alcune lettere di san Colombano (fine VI-inizio VII secolo).
Lingua originale | Italian |
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Titolo della pubblicazione ospite | La società monastica nei secoli VI-XII. Sentieri di ricerca. |
Editore | CERM - Ecole Française de Rome |
Pagine | 245-259 |
Numero di pagine | 15 |
ISBN (stampa) | 978-88-95368-25-2 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1 gen 2016 |
Pubblicato esternamente | Sì |