Oltre i confini della contrattazione collettiva? Mercato, gerarchia e subordinazione nella gig economy

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Abstract

I lavoratori della gig economy, in quanto formalmente “autonomi”, fanno parte di una “distributed workforce” esterna al perimetro della contrattazione collettiva. La possibilità di ricondurli entro i suoi confini dipende il larga misura dal riconoscimento della loro subordinazione di fatto, a prescindere dal loro contratto formale con le imprese-piattaforme. Sullo sfondo del dibattito giuslavorista in merito, l’articolo si concentra sull’argomentazione a sostegno della presunta autonomia dei gig workers, basata sulla teoria dei costi di transazione, che riduce le piattaforme a semplici “mercati”. Un uso analitico e non soltanto persuasivo della stessa teoria conduce a ben altre conclusioni: le piattaforme sono “mercati gerarchizzati” creati, governati e controllati da un’impresa, dove la “gerarchia” opera attraverso la completa etero-determinazione algoritmica della prestazione lavorativa. E dove c’è gerarchia c’è subordinazione.
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)23-32
Numero di pagine10
RivistaQUADERNI DI RASSEGNA SINDACALE. LAVORI
VolumeXIX
Numero di pubblicazione4
Stato di pubblicazionePubblicato - 1 gen 2018

Keywords

  • contrattazione collettiva
  • gerarchia
  • gig economy
  • piattaforme digitali
  • teoria costi transazione

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