Abstract
La nota esamina le valutazioni della Corte di giustizia UE nella sentenza Port Charlotte II del 14 settembre 2017 criticando la conclusione circa il carattere esauriente del regolamento OCM Unica con riferimento alle indicazioni geografiche dei vini. In particolare vengono evidenziati numerosi passaggi nel regolamento (UE) 1308/13 e nella disciplina di esecuzione (reg. UE n. 607/2009) che sottolineano la persistenza di politiche nazionali sulla qualità dei vini e della possibilità di proteggere le relative denominazioni o menzioni anche a livello nazionale. Viene inoltre fotografata anche l'evoluzione della funzione stessa delle menzioni tradizionali, sempre più frequentemente percepite come indicazioni geografiche indirette. L'Autore conclude quindi nel senso del necessario ripensamento verso questa forzosa convergenza del settore delle denominazioni geografiche dei vini di qualità verso la disciplina generale delle DOP - IGP degli altri prodotti alimentari, che si fonda su presupposti storico-giuridici assai diversi.
| Lingua originale | Italian |
|---|---|
| Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1 gen 2017 |
Keywords
- DOC
- DOCG
- DOP
- IGP
- IGT
- OCM Unica
- denominazioni geografiche
- esaustività regolamento UE
- etichettatura
- menzioni tradizionali
- vini