Abstract
Se si trascura la terminologia, che è stata adeguata alla mutata denominazione della procedura concorsuale già nota come "fallimento", quelle dedicate alla liquidazione giudiziale sono tra le norme meno innovative del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza. La procedura si dipana ancora nelle fasi dell'accertamento del passivo, della ricostruzione, della liquidazione e della distribuzione dell'attivo. Vengono in rilevo tuttavia significative disposizioni in materia di domande tardive, subentro o scioglimento del curatore dai contratti pendenti alla data dell'apertura della liquidazione giudiziale, programma di liquidazione, graduazione dei crediti concorsuali. Si sottolineano poi alcune incogruenze della riforma: in particolare le criticità permanenti relative all'esercizio da parte del curatore delle azioni di responsabilità (con legittimazione ampliata oltre i confini del diritto societario ma con dubbi irrisolti relativamente a destinatari della stessa diversi dagli organi dell'ente soggetto a liquidazione giudiziale) e le gravi conseguenze che deriverebbero alla disciplina delle revocatorie, in assenza di un ripensamento del legislatore, dall'abrogazione del principio della consecuzione tra procedure.
Titolo tradotto del contributo | [Machine translation] The phases of judicial liquidation (in Code of Business Crisis and Insolvency by G. Bonfante) |
---|---|
Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 1999-2004 |
Numero di pagine | 6 |
Rivista | GIURISPRUDENZA ITALIANA |
Numero di pubblicazione | 8-9 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2019 |
Keywords
- Accertamento del passivo
- Azione di responsabilità
- Azione revocatoria
- Codice della crisi e dell'insolvenza
- Consecuzione tra procedure concorsuali
- Curatore
- Liquidazione dell'attivo Ripartizione dell'attivo
- Liquidazione giudiziale
- Ricostruzione dell'attivo