Abstract
il saggio prende in esame il caso del fallimento di una banca nell'antica Roma, in un quadro in cui la complessità e il rilievo del fenomeno creditizio nell'economia romana sono ben testimoniati dall'impiego di una varietà di termini per distinguere le diverse attività finanziarie. Dalla narrazione di Ippolito sul crack della banca amministrata dal cristiano Callisto, schiavo del liberto imperiale Carpoforo, si possono trarre indicazioni significative in ordine a molti profili: il tipo di attività svolta, l'assetto organizzativo della banca, le cause della crisi e l'emersione della stessa, la condanna di Callisto e la posizione dei creditori. Si tratta di argomenti che ancora oggi hanno a che fare con il diritto fallimentare: l'insolvenza, le sue cause e le sua manifestazioni, le reazioni dell'ordinamento al crack di un'impresa con rapporti diffusi, le dimensioni dell'attività svolta e le iniziative concorsuali dei creditori.
Lingua originale | Italian |
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pagine (da-a) | 11-52 |
Numero di pagine | 42 |
Rivista | IL NUOVO DIRITTO DELLE SOCIETÀ |
Volume | 13 |
Numero di pubblicazione | 1 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1 gen 2015 |
Keywords
- Callisto
- impresa bancaria
- fallimento della banca