Abstract
I confini, materiali e immateriali, visibili e invisibili, geografici e identitari, statuali e amministrativi, sono linee da sempre al centro dell’attenzione e dell’interesse dell’antropologia. In questo libro, con metodo etnostorico, si indagano i confini parrocchiali e diocesani del Piemonte, letti e interpretati in un quadro complesso, che tiene conto sia della dimensione storica e geografica che li ha determinati, ma anche e soprattutto delle componenti culturali e sociali che li hanno definiti. I santi della devozione locale, le reliquie, i riti sacri e profani, i pellegrinaggi, i percorsi processionali, il Carnevale stesso sono tutti elementi che concorrono a spiegare e definire i “paesaggi” di sacre identità. Il libro, pur avendo al centro del proprio interesse le diocesi e i loro confini, entità connotate da una “storia lunga”, le osserva e le indaga in uno specifico momento spazio-temporale, quello degli anni napoleonici: un tornante della storia in cui si registrano cambiamenti epocali, un tempo di grandi e repentini cambiamenti, in cui molte cose antiche muoiono, e molte cose nuove nascono.
Titolo tradotto del contributo | [Machine translation] The art of confining well. Visible and invisible borders in the dioceses of Napoleonic Piedmont |
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Lingua originale | Italian |
Editore | Edizioni Omega |
Numero di pagine | 397 |
ISBN (stampa) | 9788872416211 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- confini
- diocesi