La restituzione dei beni: conseguenza implicita della pronuncia di inefficacia

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Abstract

La sentenza affronta la questione tecnica di rilevante interesse pratico concernente il modo in cui il legale della curatela deve formulare le conclusioni quando promuove un’azione di inefficacia ex art. 44 l. fall. (o di revocatoria fallimentare ex art. 67 l. fall.). Il principio di diritto sintetizzato nella massima è rassicurante per gli avvocati, ai quali tuttavia si consiglia prudenzialmente di esplicitare solo in via subordinata e cioè nell'eventualità in cui risultasse impossibile, materialmente o giuridicamente, la restituzione in natura, la domanda di condanna alla restituzione dell’equivalente monetario. Entrambe queste pretese, infatti, pur potendosi considerare ricomprese nella domanda principale, non sono equipollenti, anche se il passaggio dall'una all'altra non dovrebbe comportare una mutatio libelli e la loro riqualificazione ex officio non dovrebbe incorrere nel vizio di ultrapetizione.
Lingua originaleItalian
Stato di pubblicazionePubblicato - 1 gen 2015

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