Abstract
Da quando, più di sei anni fa, è stata proposta la Belt and Road Initiative (BRI) molti stati asiatici, europei, mediorientali e africani hanno progettato e attuato diversi accordi multilaterali con la Cina tra i quali possiamo annoverare quello di integrazione dei programmi “Nurly Zhol” e BRI.
Il Kazakistan è la più grande economia dell’Asia centrale e la sua importanza economica e politica è accresciuta, negli ultimi venticinque anni grazie a diversi fattori, quali la strategica posizione geografica tra Russia e Cina, le riserve di idrocarburi localizzate nella zona del Mar Caspio, le ricchezze minerarie terrestri, il ruolo di leader assunto verso le altre repubbliche dell’Asia centrale e le intense relazioni con le grandi potenze mondiali (Cina, Russia, Stati Uniti ed Unione europea).
Attraverso l’armonizzazione delle rispettive iniziative i due paesi hanno individuato le principali direzioni su cui operare. Essi, infatti, danno priorità ai trasporti, alla logistica, all’indu¬stria, all’energia, alle esportazioni agricole, all’istruzione, alla valorizzazione del capitale umano e al sostegno alle imprese. Di particolare importanza per l’Unione Europea e per il nostro Paese sono la creazione dei corridoi di trasporto “Cina-Kazakistan-Russia-Europa occidentale” e “Cina-Kazaki¬stan-Caucaso meridionale/Turchia-Europa” all’interno proprio della Belt and Road Initiative. Il contributo propone alcune riflessioni di natura qualitativa e quantitativa sui cambiamenti avve¬nuti nel Paese negli ultimi anni con particolare attenzione alle strategie di integrazione e sviluppo della BRI e dei possibili rapporti di collaborazione con l’UE.
Titolo tradotto del contributo | [Machine translation] The New Silk Road: relationships and opportunities for Kazakhstan |
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Lingua originale | Italian |
Pagine | 232-238 |
Numero di pagine | 7 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2023 |
Keywords
- Geopolitica
- Kazakistan
- Unione europea
- Via della Seta