Abstract
In questo lavoro ho raccolto alcune riflessioni sull’uso dell’anglismo green ‘(letteralmente) verde’ nella comunicazione che possiamo definire ‘ecologica’ (che ha a che fare, cioè, con temi legati alla salvaguardia dell’ambiente e alla crisi climatica), ispiratemi da un recente fatto di cronaca. Analizzerò come la notizia relativa all’assoluzione dall’accusa di greenwashing mossa all’azienda italiana Eni è stata commentata dall’azienda stessa e riportata da diversi siti di informazione online. Quindi, attraverso tale analisi, formulerò alcune considerazioni sulla portata retorica di green e sulla sua (in)traducibilità. Questo contributo conferma, allineandosi ad altri lavori sul tema, come l’indagine ecolinguistica degli aspetti comunicativi della questione ambientale e climatica possa svelare meccanismi retorici di persuasione ingannevole sul consumatore, ma, viceversa, come possa anche contribuire a costruire pratiche linguistiche consapevoli, non opache, ed efficaci, in cui non si lasci semplicemente a un aggettivo qualificativo, sia esso verde o green, formato con eco- o bio-, il compito arduo di descrivere invece che semplicemente nominare.
Titolo tradotto del contributo | [Machine translation] The language of ecology is increasingly green |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Contaminazioni. Omaggio scientifico e affettivo a Gian Carlo Avanzi |
Editore | Edizioni dell'Orso |
Pagine | 125-134 |
Numero di pagine | 10 |
Volume | 194 |
ISBN (stampa) | 978-88-3613-497-7 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2024 |
Keywords
- anglismi
- ecolinguistica
- ssd GLOT-01/A Glottologia e Linguistica
- vaghezza.