Abstract
Ci si domanda se sia legittimo il comportamento del socio di società di capitali che sistematicamente non partecipi alla deliberazione assembleare di approvazione del bilancio di esercizio. Contrariamente alla tesi invalsa, secondo la quale il voto del socio potrebbe essere censurato soltanto allorché espresso in conflitto di interessi o con abuso del diritto riconducibile alla categoria dell'eccesso di potere e comunque il socio non sarebbe mai responsabile per il voto in sé, si individuano situazioni nelle quali non è possibile escludere preventivamente e genericamente un obbligo di dar esecuzione corretta e di buona fede al contratto sociale anche apportando il proprio fattivo contributo alla dinamica dell'organo collegiale deliberativo.
Lingua originale | Italian |
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pagine (da-a) | 6-16 |
Numero di pagine | 11 |
Rivista | SOCIETÀ & CONTRATTI, BILANCIO & REVISIONE |
Numero di pubblicazione | 4 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1 gen 2015 |
Keywords
- Deliberazione assembleare
- Deliberazione di approvazione del bilancio
- Diritto di voto
- Esecuzione del contratto secondo buona fede