La dismisura della giustizia: ripensare i diritti con Simone Weil

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Abstract

Il contributo intende trasportare il giurista teorico, ma anche il giurista pratico, dall’usuale contesto del ragionamento tecnico-giuridico alla dimensione universale della riflessione sulla giustizia, sul bene dell’umanità e sulla promessa mai compiutamente realizzata dei diritti umani nati dal Secondo dopoguerra. Una riflessione che ha interamente occupato l’ultima parte della vita di Simone Weil, che si spegne nel 1943 dopo aver contribuito alla resistenza gollista e, soprattutto, dopo aver denunciato, con gli ultimi scritti londinesi, il profondo stato di abbandono in cui versavano l’Europa e le sue istituzioni. Sul finire delle guerra e della sua stessa vita, Weil si interroga incessantemente, in particolare ne L’Enracinement, sulla possibile declinazione dei diritti umani come obblighi eterni che ci legano gli uni agli altri, ricollocando anche il diritto, così come ogni altra espansione delle attività umane, nel contesto di una grande teoria della necessità e del bene universale.
Titolo tradotto del contributo[Machine translation]The disproportion of justice: rethinking rights with Simone Weil
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)11-20
Numero di pagine10
RivistaQUESTIONE GIUSTIZIA
Volume4
Numero di pubblicazione2022
Stato di pubblicazionePubblicato - 1 gen 2023

Keywords

  • Obbligo-diritto-radicamento-persona-giustizia

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