Abstract
I reati culturalmente orientati, oggetto di costante riflessione dottrinale negli ultimi decenni, sono poco frequenti nella prassi giudiziaria. Ciò non significa, però, in primo luogo, che l’interesse – anche dell’opinione pubblica – sia scarso, viste le numerose e, alle volte, scomposte reazioni a fronte di alcune notizie di cronaca, anche recenti. Non significa neppure che la giurisprudenza, nel corso degli anni, non abbia sperimento diverse soluzioni de lege lata per attribuire rilevanza all’orientamento culturale. Tali soluzioni, tuttavia, non sembrano condivisibili sul versante dogmatico. Con la recente Riforma Cartabia (d.lgs. 150 del 2022), anche in ragione dell’introduzione della giustizia riparativa in ambito penale, si sono schiuse nuove prospettive de lege lata che sembrano, come si argomenta nel saggio, poter attribuire il giusto rilievo all’appartennenza culturale del cultural offender.
Titolo tradotto del contributo | [Machine translation] 'CULTURAL DEFENSE': FROM ITS ORIGINS TO THE 'NEW HORIZONS' MADE POSSIBLE BY THE CARTABIA REFORM |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 1-27 |
Numero di pagine | 27 |
Rivista | LA LEGISLAZIONE PENALE |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2023 |
Keywords
- cultural defense
- cultural offence
- riforma Cartabia