Abstract
Il saggio studia la presenza del riso come cereale pregiato di importazione nelle fonti latine, avvalendosi per il reperimento dei passi delle banche dati e biblioteche digitali oggi disponibili. Dopo un esame del nome, variamente ricalcato dal greco ὅρυζα nel latino oryza, oriza, orizia, oridia, orissa, il lavoro rintraccia la familiarità dei Romani col riso, che risulta ben presente, anche se sostanzialmente estranea ad un uso specificamente alimentare, nel cui ambito si limita alla preparazione di salse addensanti. Il costo elevato, ma non proibitivo, del riso, che rimane per tutto il periodo romano prodotto di importazione dal medio oriente, ne riserva l’uso principale alla medicina, in una notevole varietà di funzioni, che ne mettono in valore in particolare la digeribilità e la moderata efficacia astringente per la cura di malattie gastro-intestinali o, più in generale, di vari tipi di debolezza fisica.
Lingua originale | Italian |
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Titolo della pubblicazione ospite | Verborum violis multicoloribus. Studi in onore di Giovanni Cupaiuolo |
Editore | Loffredo Editore |
Pagine | 617-644 |
Numero di pagine | 28 |
Volume | 95 |
ISBN (stampa) | 9788836645176 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1 gen 2019 |
Pubblicato esternamente | Sì |