Abstract
Il patrimonio culturale può essere inteso non solo come insieme di valori degni di essere conservati, ma soprattutto come risorse da attivare in termini economici e tali da favorire lo sviluppo locale. Questa visione, contenuta in numerosi studi di economia della cultura, interpreta il patrimonio culturale in senso dinamico e ne coglie le potenzialità dirette, indirette e relazionali tra individuo e collettività nei confronti di eredità ed identità comuni.
Nella società contemporanea il bene culturale assume una nuova centralità nelle politiche territoriali; e per questo si presenta come segno referente e privilegiato del processo di ri-territorializzazione, che può avvenire attraverso la creazione di itinerari culturali.
L’obiettivo del contributo è quello di evidenziare le opportunità e i problemi che si possono presentare con la messa in valore del patrimonio di un territorio che dal punto di vista degli attuali flussi turistici è definibile come ‚marginale‛. L’analisi si focalizzerà in particolare su una porzione del Piemonte Nord-Orientale nella quale sono localizzati i siti cluniacensi di Castelletto Cervo (BI), Carpignano Sesia e Ghemme (NO) e sulle opportunità di partecipazione della comunità locale alla valorizzazione turistica che la recente inclusione nella Rete dei siti cluniacensi del Consiglio d’Europa riserva a questi comuni.
Lingua originale | Italian |
---|---|
Pagine | 981-987 |
Numero di pagine | 7 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1 gen 2019 |
Evento | XXXII Congresso Geografico Italiano - Roma Durata: 1 gen 2019 → … |
???event.eventtypes.event.conference???
???event.eventtypes.event.conference??? | XXXII Congresso Geografico Italiano |
---|---|
Città | Roma |
Periodo | 1/01/19 → … |
Keywords
- Piemonte nord-orientale
- patrimonio culturale
- siti cluniacensi