TY - JOUR
T1 - Il fedele soldato. Alessandro Monti, un veronese al servizio di Madama Cristina
AU - ROSSO, Claudio
PY - 2018/1/1
Y1 - 2018/1/1
N2 - Alessandro Monti, nobile veronese, combattè al servizio dei Savoia nelle guerre fra gli anni Venti e gli anni Cinquanta del Seicento, rivestendo gradi molto elevati e mettendo a frutto spiccate capacità di comando e un particolare senso dell’onore e della professionalità militare, testimoniato dal corposo carteggio con la duchessa Cristina sul quale si fonda in larga misura questa ricerca. Fra i temi che il saggio mette a fuoco il più rilevante è quello della fedeltà a un signore diverso da quello naturale, senza che tale impegno costantemente onorato escluda i legami col luogo d’origine, né impedisca di passare momentaneamente al servizio di altri sovrani alleati con quello a cui ci si è in primo luogo vincolati. Altro aspetto meritevole di considerazione è quello dell’etica professionale del militare, che impone di rifuggire dalle pratiche clientelari nel conferimento dei comandi, a scapito del merito e della capacità acquisita con l’esperienza, e di prendere le distanze da modi di combattere improntati all’efferatezza e alla crudeltà immotivata. Il percorso biografico di Monti lo accomuna ai molti esponenti dei gruppi dirigenti italiani ed europei che, fra Cinque e Settecento ma ancora dopo, si mossero fra l’una e l’altra corte, fra l’una e l’altra istituzione di potere e di governo, attraversando frontiere ancora permeabili e mal definite; e, in particolare, si configura come un tipico caso di mobilità all’interno del sistema degli Stati italiani, un fenomeno che desta sempre maggiore interesse e merita di essere adeguatamente esplorato.
AB - Alessandro Monti, nobile veronese, combattè al servizio dei Savoia nelle guerre fra gli anni Venti e gli anni Cinquanta del Seicento, rivestendo gradi molto elevati e mettendo a frutto spiccate capacità di comando e un particolare senso dell’onore e della professionalità militare, testimoniato dal corposo carteggio con la duchessa Cristina sul quale si fonda in larga misura questa ricerca. Fra i temi che il saggio mette a fuoco il più rilevante è quello della fedeltà a un signore diverso da quello naturale, senza che tale impegno costantemente onorato escluda i legami col luogo d’origine, né impedisca di passare momentaneamente al servizio di altri sovrani alleati con quello a cui ci si è in primo luogo vincolati. Altro aspetto meritevole di considerazione è quello dell’etica professionale del militare, che impone di rifuggire dalle pratiche clientelari nel conferimento dei comandi, a scapito del merito e della capacità acquisita con l’esperienza, e di prendere le distanze da modi di combattere improntati all’efferatezza e alla crudeltà immotivata. Il percorso biografico di Monti lo accomuna ai molti esponenti dei gruppi dirigenti italiani ed europei che, fra Cinque e Settecento ma ancora dopo, si mossero fra l’una e l’altra corte, fra l’una e l’altra istituzione di potere e di governo, attraversando frontiere ancora permeabili e mal definite; e, in particolare, si configura come un tipico caso di mobilità all’interno del sistema degli Stati italiani, un fenomeno che desta sempre maggiore interesse e merita di essere adeguatamente esplorato.
KW - Alessandro Monti
KW - Cristina di Francia duchessa di Savoia
KW - eserciti nel XVII secolo
KW - guerra dei Trent’anni
KW - Stati sabaudi
KW - Verona
KW - Alessandro Monti
KW - Cristina di Francia duchessa di Savoia
KW - eserciti nel XVII secolo
KW - guerra dei Trent’anni
KW - Stati sabaudi
KW - Verona
UR - https://iris.uniupo.it/handle/11579/123389
M3 - Articolo in rivista
SN - 1127-8951
JO - CHEIRON
JF - CHEIRON
ER -