Abstract
Giardini e turismo, un binomio che riporta a una storia densa e articolata di relazioni ed esperienze che affondano le proprie radici in epoche lontane, secondo modalità di visita e fruizione che hanno sedimentato e definito i contorni del cosiddetto, e più recente, garden tourism. Fenomeno noto e popolare in Europa, prodotto turistico consolidato in Inghilterra e Francia, trova ancora alcune resistenze in Italia in termini di proposte sistemiche e integrate a livello territoriale, rendendo i giardini delle comparse”, piuttosto che dei “protagonisti”, nello scenario turistico delle destinazioni che cercano tempi e modi rinnovati per attrarre, depolarizzare, destagionalizzare i propri flussi. In questa cornice, il presente contributo si interroga sulla capacità attrattiva e motivazionale dei giardini, eleggendo il caso di studio del Cusio, in Piemonte, quale campo di indagine condotta mediante un sondaggio creato ad hoc. Ciò consente di individuare richieste e percezioni dal lato della domanda turistica e possibili indicazioni da quello dell’offerta, al fine di declinare e promuovere il garden tourism nel contesto del Lago d’Orta, oggetto di analisi. Ne discende che le proposte di turismo dei giardini debbano basarsi su dati e necessità reali, che ne misurino la sostenibilità, ed essere correlate alle aspettative dei visitatori e alle potenzialità delle “risorse verdi” locali, che ne valorizzino il patrimonio.
Titolo tradotto del contributo | Geographies of green, geographies of taste: Insights on the tourist attractiveness of gardens |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 281-299 |
Numero di pagine | 19 |
Rivista | Capitale Culturale |
Volume | 2023 |
Numero di pubblicazione | 27 |
DOI | |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2023 |
Pubblicato esternamente | Sì |