Abstract
Nel contributo viene tracciata la storia della parola “ubiquo”, parola che i dizionari registrano come neologismo gaddiano con prima attestazione nel “Pasticciaccio” (1946), trovando concordi gli studiosi di Gadda. L’aggettivo ha però attestazione precedente sia nella produzione dello stesso Gadda sia in testi del secondo Ottocento disponibili nella biblioteca digitale di Google, che documenta inoltre una più consistente presenza del termine in saggi filosofici dei primi decenni del Novecento, dai quali probabilmente Gadda ha tratto il tecnicismo teologico-filosofico.
| Titolo tradotto del contributo | Gadda e la fortuna di ubiquo |
|---|---|
| Lingua originale | Inglese |
| pagine (da-a) | 307-313 |
| Numero di pagine | 7 |
| Rivista | Lingua e Stile |
| Volume | 51 |
| Numero di pubblicazione | 2 |
| DOI | |
| Stato di pubblicazione | Pubblicato - dic 2016 |
| Pubblicato esternamente | Sì |