Abstract
Nella ricerca di migliori equilibri tra il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni presenti e di quelli delle generazioni future, legislatori e regolatori hanno indirizzato lo sguardo verso valori di natura non finanziaria e hanno iniziato a costruire uno statuto disciplinare orientato ad integrare, nel medesimo atto d’investimento, ricerca del denaro e tutela dell’ambiente, lucro e diritti sociali, capitale e ideologia. I nuovi standard di comportamento imposti ad emittenti e intermediari, in sede di governo e distribuzione dei prodotti finanziari, valorizzano le preferenze di sostenibilità degli investitori e sul piano della patologia profilano l’azionabilità di una tutela che abbia ad oggetto anche interessi non connotati da rilevanza economica, pur nell’ambito della contrattazione mobiliare. L’evoluzione in senso complesso dell’interesse del cliente (finanziario e non finanziario) nella contrattazione finanziaria e la progressiva emersione di un interesse generale non più solo all’integrità dei mercati ma oggi anche alla realizzazione della transizione ecosostenibile dell’economia consentono di immaginare allora la configurabilità di un danno non patrimoniale, da valutarsi anche in una prospettiva ultracompensativa.
Titolo tradotto del contributo | [Machine translation] Finance, non-financial interests and remedies |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 59-81 |
Numero di pagine | 23 |
Rivista | RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO DELL’ECONOMIA |
Numero di pubblicazione | 1 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2024 |
Keywords
- Finanza
- interessi non finanziari
- investimenti
- sostenibilità