ESPRESSIVA COME ME: MUSICA, EMOZIONI E SOMIGLIANZA

Marta Benenti, Cristina Meini

Risultato della ricerca: Contributo su rivistaArticolo in rivistapeer review

Abstract

Caterina può apparire arrabbiata, ma anche un brano musicale può manifestare emozioni: un passaggio triste, una marcia gioiosa, una modulazione che apre a nuovi sentimenti. Anche gli oggetti inanimati possono manifestare emozioni che pure, a differenza di quanto accade per persone e animali, non possono esperire. Sebbene le attribuzioni di emozioni agli oggetti inanimati possano essere trattate, in linea di principio, come esempi di metafore (Goodman 1976; Zangwill 2011), esse sembrano invero catturare un’esperienza reale. Per quanto anche un bollitore possa fischiare gioiosamente o un salice piangente apparire malinconico, non vi è dubbio che le opere d’arte siano particolarmente suscettibili di manifestare emozioni - essere espressive di emozioni1. Tra queste, la musica occupa da sempre una posizione privilegiata. Un brano musicale, che in quanto oggetto inanimato non può provare alcunché, è nondimeno in grado di raggiungere straordinarie vette di espressività emotiva. Ciò avviene del tutto indipendentemente da vari elementi - il testo, il titolo del brano o il programma di sala che lo accompagna - i cui eventuali significati emotivi espliciti possono semmai innestarsi, arricchendoli o persino contraddicendoli, su quelli di per sé manifestati della cosiddetta “musica pura”.

Lingua originaleInglese
pagine (da-a)505-526
Numero di pagine22
RivistaSistemi Intelligenti
Volume30
Numero di pubblicazione3
DOI
Stato di pubblicazionePubblicato - 2018

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