TY - BOOK
T1 - Economia del mercato mobiliare
AU - Banfi, Alberto
AU - Nadotti, Loris
AU - Tagliavini, Giulio
AU - VALLETTA, Mario
AU - Burchi, Alberto
AU - CAPIZZI, Vincenzo
AU - CHIESI, GIAN MARCO
AU - Pasquali, Fiorenzo Di
AU - Gallo, Manuela
AU - Lanzavecchia, Alberto
AU - Martelli, Duccio
AU - Pampurini, Francesca
AU - Poletti, Lucia
AU - Soana, Maria Gaia
PY - 2025
Y1 - 2025
N2 - Obiettivo del volume è fornire una rappresentazione organica e puntuale del funzionamento dei mercati mobiliari, nei suoi aspetti strutturali e organizzativi, nonché un inquadramento delle diverse tipologie di strumenti e intermediari finanziari in essi presenti, così da comprenderne appieno le funzioni e le opportunità offerte agli operatori del sistema economico. Il volume si apre con una prima parte, costituita dai capitoli da 1 a 3, nella quale rispettivamente si procede all’individuazione delle principali definizioni e articolazioni dei mercati allo scopo di dare al lettore un’immediata conoscenza dei principali riferimenti teorici e organizzativi (Capitolo 1), alla definizione delle caratteristiche generali degli strumenti finanziari (Capitolo 2) e all’individuazione di alcune principali tendenze evolutive in atto dei mercati (Capitolo 3) con particolare attenzione, tra gli altri, all’impatto della regolamentazione e dell’innovazione tecnologica.
La seconda parte del volume, costituita dai Capitoli 4 e 5, è rivolta all’esame degli strumenti di debito e dei loro mercati (primari e secondari). Il Capitolo 4 propone la disamina delle caratteristiche tecniche degli strumenti di debito: da quelli più semplici a quelli più complessi e articolati. Ad esso segue il Capitolo 5 che illustra nel dettaglio le modalità di valutazione del rendimento e del rischio associato agli strumenti di debito, richiamando dapprima, appunto, i concetti di rischio-rendimento e di capitalizzazione, offrendo successivamente un’analisi esaustiva delle determinanti della redditività di tali strumenti (anche di quelli più complessi) nonché della loro rischiosità.
La terza parte, costituita dai Capitoli da 6 a 8, è volta alla valutazione della redditività e del rischio degli strumenti azionari, alle modalità di accesso ai mercati nonché alle tecniche utilizzate per rendere possibile il loro scambio nei mercati e ai meccanismi che ne consentono la formazione dei prezzi. In particolare, il Capitolo 6 illustra i metodi che possono essere utilizzati per apprezzare i profili di rischio e rendimento degli investimenti in azioni, mentre nel Capitolo 7 si illustra la funzione del mercato azionario dando risalto alla sua capacità di essere un canale di finanziamento per le imprese e alle implicazioni che tale funzione ha per quanto concerne i loro assetti proprietari. Il Capitolo 8 analizza l’evoluzione delle regole che presiedono al funzionamento dei mercati e all’esame dei vari circuiti di negoziazione esistenti per i titoli azionari, con specifico riferimento anche alla realtà italiana.
La quarta parte del volume, comprendente i Capitoli da 9 a 11, è dedicata ai prodotti del risparmio gestito. Più precisamente, l’attenzione è rivolta ai contratti di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi (gestioni patrimoniali), ai fondi comuni di investimento e agli altri organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (Oicr). In particolare, il Capitolo 9 intende fornire un quadro d’insieme dell’industria del risparmio gestito nel nostro Paese, mentre le specifiche caratteristiche contrattuali ed economiche delle principali tipologie di fondi di investimento e Sicav sono trattate nel Capitolo 10. Il Capitolo 11 è dedicato, infine, agli aspetti tecnici della gestione di portafogli finanziari e agli indicatori utili per la valutazione della performance del servizio di gestione del risparmio.
La quinta parte del volume, sviluppata nei Capitoli da 12 a 14, è dedicata agli strumenti derivati. Il Capitolo 12 è dedicato alle questioni generali che consentono di definire le ragioni di fondo dello sviluppo del mercato dei prodotti derivati, alla definizione delle strategie di investimento da parte di investitori privati e istituzionali, nonché all’analisi delle forme di innovazione finanziaria che inglobano gli strumenti derivati. Il Capitolo 13 si concentra sui prodotti derivati che risultano agganciati al rischio azionario, al merito creditizio e ai rischi puri mentre il Capitolo 14 è dedicato in modo specifico ai prodotti derivati nel settore dei tassi di interesse e dei cambi.
AB - Obiettivo del volume è fornire una rappresentazione organica e puntuale del funzionamento dei mercati mobiliari, nei suoi aspetti strutturali e organizzativi, nonché un inquadramento delle diverse tipologie di strumenti e intermediari finanziari in essi presenti, così da comprenderne appieno le funzioni e le opportunità offerte agli operatori del sistema economico. Il volume si apre con una prima parte, costituita dai capitoli da 1 a 3, nella quale rispettivamente si procede all’individuazione delle principali definizioni e articolazioni dei mercati allo scopo di dare al lettore un’immediata conoscenza dei principali riferimenti teorici e organizzativi (Capitolo 1), alla definizione delle caratteristiche generali degli strumenti finanziari (Capitolo 2) e all’individuazione di alcune principali tendenze evolutive in atto dei mercati (Capitolo 3) con particolare attenzione, tra gli altri, all’impatto della regolamentazione e dell’innovazione tecnologica.
La seconda parte del volume, costituita dai Capitoli 4 e 5, è rivolta all’esame degli strumenti di debito e dei loro mercati (primari e secondari). Il Capitolo 4 propone la disamina delle caratteristiche tecniche degli strumenti di debito: da quelli più semplici a quelli più complessi e articolati. Ad esso segue il Capitolo 5 che illustra nel dettaglio le modalità di valutazione del rendimento e del rischio associato agli strumenti di debito, richiamando dapprima, appunto, i concetti di rischio-rendimento e di capitalizzazione, offrendo successivamente un’analisi esaustiva delle determinanti della redditività di tali strumenti (anche di quelli più complessi) nonché della loro rischiosità.
La terza parte, costituita dai Capitoli da 6 a 8, è volta alla valutazione della redditività e del rischio degli strumenti azionari, alle modalità di accesso ai mercati nonché alle tecniche utilizzate per rendere possibile il loro scambio nei mercati e ai meccanismi che ne consentono la formazione dei prezzi. In particolare, il Capitolo 6 illustra i metodi che possono essere utilizzati per apprezzare i profili di rischio e rendimento degli investimenti in azioni, mentre nel Capitolo 7 si illustra la funzione del mercato azionario dando risalto alla sua capacità di essere un canale di finanziamento per le imprese e alle implicazioni che tale funzione ha per quanto concerne i loro assetti proprietari. Il Capitolo 8 analizza l’evoluzione delle regole che presiedono al funzionamento dei mercati e all’esame dei vari circuiti di negoziazione esistenti per i titoli azionari, con specifico riferimento anche alla realtà italiana.
La quarta parte del volume, comprendente i Capitoli da 9 a 11, è dedicata ai prodotti del risparmio gestito. Più precisamente, l’attenzione è rivolta ai contratti di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi (gestioni patrimoniali), ai fondi comuni di investimento e agli altri organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (Oicr). In particolare, il Capitolo 9 intende fornire un quadro d’insieme dell’industria del risparmio gestito nel nostro Paese, mentre le specifiche caratteristiche contrattuali ed economiche delle principali tipologie di fondi di investimento e Sicav sono trattate nel Capitolo 10. Il Capitolo 11 è dedicato, infine, agli aspetti tecnici della gestione di portafogli finanziari e agli indicatori utili per la valutazione della performance del servizio di gestione del risparmio.
La quinta parte del volume, sviluppata nei Capitoli da 12 a 14, è dedicata agli strumenti derivati. Il Capitolo 12 è dedicato alle questioni generali che consentono di definire le ragioni di fondo dello sviluppo del mercato dei prodotti derivati, alla definizione delle strategie di investimento da parte di investitori privati e istituzionali, nonché all’analisi delle forme di innovazione finanziaria che inglobano gli strumenti derivati. Il Capitolo 13 si concentra sui prodotti derivati che risultano agganciati al rischio azionario, al merito creditizio e ai rischi puri mentre il Capitolo 14 è dedicato in modo specifico ai prodotti derivati nel settore dei tassi di interesse e dei cambi.
KW - Mercato mobiliare. Strumenti finanziari. Risparmio gestito. Valutazione redditività e rischio. Requisiti di quotazione. Tecniche di negoziazione.
KW - Mercato mobiliare. Strumenti finanziari. Risparmio gestito. Valutazione redditività e rischio. Requisiti di quotazione. Tecniche di negoziazione.
UR - https://iris.uniupo.it/handle/11579/207862
M3 - Libro
SN - 9788880084242
BT - Economia del mercato mobiliare
PB - ISEDI
ER -