Abstract
L'articolo presenta dati sull'inserimento lavorativo e abitativo di 381 migranti usciti da centri di accoglienza per richiedenti asilo in Piemonte, mostrando difficoltà maggiori rispetto a migranti arrivati per altri canali. Si mettono questi dati in relazione alla letteratura internazionale sul 'refugee gap', ossia il tasso di occupazione più basso tra migranti arrivati come richiedenti asilo in confronto a migranti arrivati per altri canali (anche a netto di caratteristiche individuali come età, genere e livello di istruzione). Si suggeriscono due motivi fondamentali di questo svantaggio nel caso piemontese e anche più in generale. Da una parte gli stessi sistemi di accoglienza possono incidere negativamente sull'inserimento lavorativo (ad esempio, collocando le persone in luoghi dove ci sono poche opportunità di lavoro e limitando la possibilità di trasferirsi in altre località). Dall'altra parte, i richiedenti asilo tendono ad avere reti sociali che non mettono in connessione con un posto di lavoro.
Lingua originale | Italian |
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Numero di pagine | 3 |
Rivista | POLITICHE PIEMONTE |
Volume | 55 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1 gen 2018 |
Keywords
- inserimento lavorativo
- refugee gap
- richiedenti asilo
- titolari di protezione internazionale e umanitaria