TY - JOUR
T1 - Crisi economica e disoccupazione giovanile: valutazione del consenso verso politiche di intervento pubblico
AU - Maria Luisa, BIANCO
AU - Ceravolo, Flavio
AU - Garrone, Giovanna
AU - Guido, ORTONA
PY - 2016/1/1
Y1 - 2016/1/1
N2 - La cautela dei governi nei confronti di politiche economiche innovative è dovuta
sovente al timore che l'opinione pubblica non riesca a comprenderle adeguatamente. La ricerca di
cui questo articolo riferisce si propone di valutare se ciò sia realistico. Si è sottoposta alla
valutazione di due campioni rappresentativi, uno nazionale e uno regionale (in Piemonte),
un'ipotesi di intervento teoricamente fondata, ma eterodossa nell'attuale temperie culturale, vale
a dire un piano di occupazione nel settore pubblico da finanziarsi mediante un'imposta
straordinaria sulla ricchezza finanziaria (oppure, nell'indagine regionale, mediante contributi
volontari). L'ipotesi che l'opinione pubblica sia prevenuta contro politiche innovative risulta
nettamente smentita: il 95% degli intervistati ritiene che lo Stato debba intervenire direttamente
per creare lavoro, e quasi il 70% sarebbe d'accordo con la politica proposta anche nel caso in cui
essa comportasse un’imposizione fiscale aggiuntiva sulla propria ricchezza mobiliare. Ancora più
importante è che più in generale risulta smentita anche l'ipotesi di ignoranza dell'opinione
pubblica. Oltre il 90% ritiene che lo Stato debba creare direttamente posti di lavoro, in ovvio
contrasto con la corrente retorica antistatalista; e gli intervistati distinguono nettamente fra
imposte sul reddito e imposte sulla ricchezza finanziaria (quasi il 90% è contrario ad aumentare le
imposte sul reddito per ridurre il debito pubblico, ma quasi il 60% è favorevole a un aumento delle
imposte sulla ricchezza finanziaria finalizzato a tale scopo), in ovvio contrasto con l'idea che la
tassazione sui patrimoni sia comunque impopolare. In questo rapporto non vi è lo spazio per
riportare tutti i dati e i questionari completi; essi possono essere richiesti direttamente a uno degli
autori.
AB - La cautela dei governi nei confronti di politiche economiche innovative è dovuta
sovente al timore che l'opinione pubblica non riesca a comprenderle adeguatamente. La ricerca di
cui questo articolo riferisce si propone di valutare se ciò sia realistico. Si è sottoposta alla
valutazione di due campioni rappresentativi, uno nazionale e uno regionale (in Piemonte),
un'ipotesi di intervento teoricamente fondata, ma eterodossa nell'attuale temperie culturale, vale
a dire un piano di occupazione nel settore pubblico da finanziarsi mediante un'imposta
straordinaria sulla ricchezza finanziaria (oppure, nell'indagine regionale, mediante contributi
volontari). L'ipotesi che l'opinione pubblica sia prevenuta contro politiche innovative risulta
nettamente smentita: il 95% degli intervistati ritiene che lo Stato debba intervenire direttamente
per creare lavoro, e quasi il 70% sarebbe d'accordo con la politica proposta anche nel caso in cui
essa comportasse un’imposizione fiscale aggiuntiva sulla propria ricchezza mobiliare. Ancora più
importante è che più in generale risulta smentita anche l'ipotesi di ignoranza dell'opinione
pubblica. Oltre il 90% ritiene che lo Stato debba creare direttamente posti di lavoro, in ovvio
contrasto con la corrente retorica antistatalista; e gli intervistati distinguono nettamente fra
imposte sul reddito e imposte sulla ricchezza finanziaria (quasi il 90% è contrario ad aumentare le
imposte sul reddito per ridurre il debito pubblico, ma quasi il 60% è favorevole a un aumento delle
imposte sulla ricchezza finanziaria finalizzato a tale scopo), in ovvio contrasto con l'idea che la
tassazione sui patrimoni sia comunque impopolare. In questo rapporto non vi è lo spazio per
riportare tutti i dati e i questionari completi; essi possono essere richiesti direttamente a uno degli
autori.
UR - https://iris.uniupo.it/handle/11579/76781
M3 - Articolo in rivista
SN - 2038-7296
VL - 233
JO - POLIS WORKING PAPERS
JF - POLIS WORKING PAPERS
ER -