Abstract
Questo articolo analizza il ruolo degli animali nei Collectanea rerum memorabilium di Solino, mettendo in luce come la loro rappresentazione sia significativamente più umanizzata rispetto alle fonti di riferimento, in particolare la Naturalis Historia di Plinio. Attraverso un approccio comparativo, il contributo esamina i punti di divergenza tra Solino e Plinio, dimostrando come le modifiche apportate non siano semplicemente decorative, ma rispondano a una strategia coerente. Gli animali nei Collectanea sono dotati di emozioni e comportamenti antropomorfizzati, riflettendo valori etici e sociali vicini a quelli umani.
La metodologia si basa su un’analisi sistematica dei testi paralleli, integrata da una riflessione sui contesti culturali e letterari di Solino. Il confronto con fonti classiche e tardoantiche, come Teofrasto ed Eliano, consente di decodificare la natura innovativa della tecnica epitomatoria di Solino, che arricchisce le sue descrizioni con dettagli originali e un focus sull’aspetto emotivo degli animali.
L’originalità del contributo risiede nell’evidenziare il cambio di paradigma operato da Solino: negli Collectanea, gli animali non solo sostituiscono in molti casi le comunità umane, ma diventano protagonisti di una narrazione che ne esalta la capacità di relazionarsi emotivamente e socialmente. Questo studio offre una nuova prospettiva sulla dimensione autoriale di Solino, spesso sminuita dalla critica tradizionale, proponendo una rivalutazione del suo contributo letterario e culturale.
Lingua originale | Inglese |
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Titolo della pubblicazione ospite | Il mondo di Solino |
Editore | L’ERMA di Bretschneider |
Pagine | 43-60 |
Numero di pagine | 18 |
ISBN (stampa) | 978-88-913-3349-0 |
DOI | |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2024 |
Keywords
- Plinio il vecchio
- Solino
- animali
- emozioni