Abstract
A partire dal dibattito sull’inserimento della disabilità come “nuova frontiera della giustizia”, fon- data sull’accostamento proprio della teoria della capacità di Martha Nussbaum, l’articolo si propone di proporre un criterio di misurazione altro da quello meramente economico-rawlsiano per l’inclu- sione del disabile nella società. Legittimato dall’impostazione innovativa della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, il criterio proposto è quello di un accostamento disciplinare uni- tario al tema della disabilità, anche tramite il metodo clinico legale di insegnamento universitario, similmente a quanto avvenuto nel campo della bioetica. Metodo al cui interno trova posto forse un rovesciamento anche del senso della “terza” missione dell’Università, intesa come cura del luogo del Terzo dentro e fuori l’Università.
Lingua originale | Italian |
---|---|
pagine (da-a) | 8-16 |
Numero di pagine | 9 |
Rivista | QUESTIONE GIUSTIZIA |
Volume | 3/2018 |
Numero di pubblicazione | 3 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1 gen 2018 |
Keywords
- disabilità
- Rawls
- Nussbaum
- terzietà
- clinica legale