Abstract
Le opere di oreficeria con smalti vetrosi su metallo costituiscono un settore molto importante dell’arte medievale. Una ricca collezione di oggetti di questa tipologia è conservata in Piemonte, in gran parte legati alla figura del Cardinale Vercellese Guala Bicchieri che le raccolse in tutta l’Europa e le portò in Italia. Insieme a queste opere vi sono oggetti di incerta autenticità, frutto di produzioni ottocentesche e novecentesche create sull’onda di un rinnovato interesse per il Medioevo. Per poter distinguere gli originali medievali e le copie moderne è stato sviluppato un metodo che prevede l’analisi spettrofotometrica in riflettanza diffusa con fibre ottiche (FORS) degli smalti presenti sulle opere, e il trattamento dei dati spettroscopici così ottenuti mediante tecniche di analisi statistica multivariata e in particolare di pattern recognition. L’applicazione ha permesso una netta discriminazione tra smalti limosini di epoca medievale e smalti moderni, confermata in seguito dall’analisi elementare eseguita
mediante XRF.
Lingua originale | Italian |
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Pagine | 275-286 |
Numero di pagine | 12 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1 gen 2010 |
Evento | Convegno Nazionale AIAR - Ravenna Durata: 1 gen 2010 → … |
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???event.eventtypes.event.conference??? | Convegno Nazionale AIAR |
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Città | Ravenna |
Periodo | 1/01/10 → … |
Keywords
- FORS
- analisi non invasive
- pattern recognition.
- smalti