TY - GEN
T1 - AUDIZIONE ATTI DEL GOVERNO N. 175 (Codice della Crisi d’Impresa) - Contributo del CNDCEC
AU - RIVA, PATRIZIA
PY - 2020/1/1
Y1 - 2020/1/1
N2 - Come ben noto, con l’intento di procedere ad una riorganizzazione innovativa e sistematica del diritto
della crisi d’impresa, il legislatore ha avviato un processo di riforma della disciplina fallimentare.
Lo strumento selezionato per perseguire tale scopo è stato quello del disegno di legge delega, la cui
predisposizione è stata affidata alla commissione istituita dal Ministero della giustizia con decreto del 28
gennaio 2015 (cd. Commissione Rordorf dal nome del suo Presidente).
I lavori preparatori, cui hanno partecipato numerosi studiosi e cultori del diritto suddivisi in diverse sotto
commissioni, sono culminati con l’elaborazione del disegno di legge delega, approvato dal parlamento
con la legge 19 ottobre 2017, n. 155.
In attuazione della delega attribuita dal Parlamento, il Governo ha emanato il decreto legislativo 12
febbraio 2019, n. 14 recante il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza.
Dal punto di vista della sua entrata in vigore, salvo alcune disposizioni attinenti alla modifica del codice
civile proprie del diritto societario, il Codice della crisi ha previsto una lunga vacatio di legis, per
l’esattezza di diciotto mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, al fine di consentire
l’adattamento degli operatori alle nuove disposizioni e di apportare i correttivi ritenuti necessari prima
dell’entrata in vigore dell’intero Codice. In funzione di ciò, il Parlamento ha consesso un’ulteriore delega
al Governo con la legge 8 marzo 2019, n. 20, conferendogli il potere di emanare decreti correttivi.
In questo ambito si inserisce il lavoro della Commissione Rordorf 2, istituita presso il Consiglio nazionale
dei dottori commercialisti e degli esperti contabili coordinata dal dott. Andrea Foschi, ai cui esperti è
stato affidato il compito di rileggere la disciplina della crisi e promuoverne modifiche ed integrazioni,
che tengano conto delle esigenze proprie dei professionisti e del mondo delle imprese.
La Commissione, in particolare, ha effettuato un’analisi per tematiche delle disposizioni normative
contenute nel Codice della crisi, e partendo dai bisogni concreti che emergono dalla quotidiana pratica
professionale, inquadrati alla luce di una solida conoscenza giuridica ad economica, ha provveduto a
formulare delle specifiche proposte di modifica sottoposte al vaglio degli uffici legislativi del Ministero
della giustizia e delle commissioni Parlamentari.
Lo sforzo perpetuato, nei casi in cui le Istituzioni hanno prestato attenzione all’esigenze manifestate dal
mondo degli operatori, si è tradotto nell’emendazione di alcune disposizioni del codice della crisi, che
valutiamo contribuiscano a fornire il nostro ordinamento di validi strumenti giuridici per la gestione
della crisi d’impresa.
Nelle pagine che seguono, dunque, daremo conto sinteticamente dei principali interventi proposti dalla
commissione dividendoli per temi, e fornendo per ciascuno di essi le ragioni che hanno spinto a
formulare tali proposte e la misura in cui le stesse sono state accolte e tradotte in disposizioni di legg
AB - Come ben noto, con l’intento di procedere ad una riorganizzazione innovativa e sistematica del diritto
della crisi d’impresa, il legislatore ha avviato un processo di riforma della disciplina fallimentare.
Lo strumento selezionato per perseguire tale scopo è stato quello del disegno di legge delega, la cui
predisposizione è stata affidata alla commissione istituita dal Ministero della giustizia con decreto del 28
gennaio 2015 (cd. Commissione Rordorf dal nome del suo Presidente).
I lavori preparatori, cui hanno partecipato numerosi studiosi e cultori del diritto suddivisi in diverse sotto
commissioni, sono culminati con l’elaborazione del disegno di legge delega, approvato dal parlamento
con la legge 19 ottobre 2017, n. 155.
In attuazione della delega attribuita dal Parlamento, il Governo ha emanato il decreto legislativo 12
febbraio 2019, n. 14 recante il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza.
Dal punto di vista della sua entrata in vigore, salvo alcune disposizioni attinenti alla modifica del codice
civile proprie del diritto societario, il Codice della crisi ha previsto una lunga vacatio di legis, per
l’esattezza di diciotto mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, al fine di consentire
l’adattamento degli operatori alle nuove disposizioni e di apportare i correttivi ritenuti necessari prima
dell’entrata in vigore dell’intero Codice. In funzione di ciò, il Parlamento ha consesso un’ulteriore delega
al Governo con la legge 8 marzo 2019, n. 20, conferendogli il potere di emanare decreti correttivi.
In questo ambito si inserisce il lavoro della Commissione Rordorf 2, istituita presso il Consiglio nazionale
dei dottori commercialisti e degli esperti contabili coordinata dal dott. Andrea Foschi, ai cui esperti è
stato affidato il compito di rileggere la disciplina della crisi e promuoverne modifiche ed integrazioni,
che tengano conto delle esigenze proprie dei professionisti e del mondo delle imprese.
La Commissione, in particolare, ha effettuato un’analisi per tematiche delle disposizioni normative
contenute nel Codice della crisi, e partendo dai bisogni concreti che emergono dalla quotidiana pratica
professionale, inquadrati alla luce di una solida conoscenza giuridica ad economica, ha provveduto a
formulare delle specifiche proposte di modifica sottoposte al vaglio degli uffici legislativi del Ministero
della giustizia e delle commissioni Parlamentari.
Lo sforzo perpetuato, nei casi in cui le Istituzioni hanno prestato attenzione all’esigenze manifestate dal
mondo degli operatori, si è tradotto nell’emendazione di alcune disposizioni del codice della crisi, che
valutiamo contribuiscano a fornire il nostro ordinamento di validi strumenti giuridici per la gestione
della crisi d’impresa.
Nelle pagine che seguono, dunque, daremo conto sinteticamente dei principali interventi proposti dalla
commissione dividendoli per temi, e fornendo per ciascuno di essi le ragioni che hanno spinto a
formulare tali proposte e la misura in cui le stesse sono state accolte e tradotte in disposizioni di legg
UR - https://iris.uniupo.it/handle/11579/116054
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