Abstract
L'articolo analizza un testo di Agatarchide di Cnido (II sec. a.C.) trasmesso da Fozio, e mostra come Agatarchide, nel discutere testi poetici della tradizione greca arcaica e classica, utilizzi commenti alessandrini, poi in parte confluiti negli scoli medievali. Il testo di Agatarchide può essere utile per ricostruire un frammento di Stesicoro.
Lingua originale | Italian |
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pagine (da-a) | 279-302 |
Numero di pagine | 24 |
Rivista | LEXIS |
Volume | 21 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 1 gen 2003 |
Pubblicato esternamente | Sì |